Tuesday 16 March 2010

Sezione Poesia

La libreria è ottima e vi si trova di tutto, dalle guide turistiche alle 500 pagine di Bruno Vespa date alle tipografie non più di qualche mese fa. Vi si trova anche una sezione "poesia".
La prima cosa che si può notare è che un decesso recente fa aumentare la richiesta. La fu Alda Merini occupa quasi uno scaffale intero. Che poi sia richiesta del consumatore, o solo un'ipotesi su di essa da parte dei gestori della libreria, non è dato sapere: sta di fatto che ci sono più libri della Merini che di Dante.
Cosi come un nome di una che non c' è più, anche un nome di chi non scrive, generalmente, poesie sembra tirare molto. E allora troviamo un immancabile "Nietzsche: Poesie", cosi come tutti o quasi i versi scritti da Marcel Proust. And last but not certainly least, ci cade l'occhio su un libricino giallo dallo sferzante titolo "Non ho peccato abbastanza". Incuriositi, prendiamo il volume, e ci accoglie l'immagine di una donna con uno sguardo molto triste- le mani sono decorate di Henna e sul capo le cade un velo. Tre elementi messi li per comunicare non troppo sottilmente un messaggio: certe donne (quelle donne) soffrono a causa di una religione patriarcale. Il sottotitolo conferma la facilità del messaggio: Antologia di poetesse Arabe. Lascia un pochino perplesso quell'aggettivo, ma si fa finta di niente. Nella lunga introduzione si definisce la poesia come un gesto politico di liberazione.
La libreria è ottima: ci si trova di tutto.